Con “Radici” Nela fa ritorno in Bosnia dopo vent’anni. Rivede Bugojo, sua città natale, che trova molto cambiata in seguito alla drammatica pulizia etnica subita dalla popolazione durante la guerra. Lì vivono ancora uno zio e una zia di Nela. Visita Srebrenica, la città dell’argento, ricca di miniere e tristemente nota perché, nel luglio 1995, vi si consuma la più grande strage di civili del dopoguerra. Il viaggio si conclude con la visita a Sarajevo, la Capitale, e Mostar due città di grande bellezza paesaggistica e architettonica che, nonostante le cicatrici lasciate dalla guerra mostrano i segni di una volontà di rinascere e di andare avanti.