Questa settimana siamo in Messico, un paese che sintetizza la ricchezza storica e culturale dell’America Latina, e non a caso è tra le mete di viaggio più ambite del mondo. L’itinerario scelto è quello del Chepe, il treno che percorre il Ferrocarril Chihuahua al Pacífico, la ferrovia che collega Chihuahua a Los Mochis arrampicandosi dalle praterie del nord alle vette della Sierra Madre. Il Ferrocarril, che un tempo trasportava oro e rame estratti nella regione mineraria, è un capolavoro di ingegneria costruito in 90 anni di lavoro, con ponti e gallerie che sfidano le leggi fisiche. Si parte da Chihuahua, la capitale del più grande tra i 32 Stati che compongono la Federazione messicana; le memorie della città, patria del “condottiero del popolo” Pancho Villa, sono strettamente legate a quelle della Rivoluzione messicana, uno degli eventi fondamentali nella storia del Novecento. Qui visiteremo il mercato popolare di Plaza de Armas e i maggiori monumenti di età coloniale, come la Cattedrale (una delle più splendide e grandiose del Sud America), il Palazzo del Goberno decorato dai murales di Aarón Piña Mora e la residenza Quinta Luz, che fu quartier generale di Pancho Villa e oggi ospita il Museo della Rivoluzione Messicana. Da Chihuahua si proseguirà in treno, lungo i 650 chilometri del Ferrocarril, prodighi di meraviglie naturali e di paesaggi indimenticabili; il Chepe ci porterà nel cuore della Sierra Madre Occidentale, per scoprire il villaggio di Creel, la cittadella spagnola di El Fuerte e soprattutto il famoso Barranca del Cobre, uno dei canyon più profondi e spettacolari del pianeta, dove gli indios Tarahumara vivono in case sospese sui precipizi come nidi d’aquila e continuano a conservare gelosamente le proprie tradizioni